domenica 4 aprile 2010

diLEGAno!

"A grande richiesta" ecco il post sulle elezioni regionali scorse.

Il Lunedì mattina scambiando qualche battuta scanzonata col mio "compagno di banco" di università, convinto berlusconiano, mi era scappato: "Vedrai che prenderete una bella rimballata". Lui, di altro parere, si beffava di me ululando: "Anche la Toscana sarà azzurra! Toscana azzurra!"
Lunedì notte, alla fine degli spogli elettorali, era chiaro che avevamo sbagliato entrambi anche se era lui a pregustarsi l'indomani mattina quando puntualmente mi avrebbe accolto con un gran sorriso sardonico, sottoponendomi ad una raffica di battute sulla magra prova sinistrorsa che ho accettato sorridendo di buon grado.
Ma ha vinto davvero il Cav?
Come sempre, a sentire i politici, tutti hanno vinto. Berlusconi ha vinto perchè il centrodestra ha strappato quattro regioni al centrosinistra. Bersani "non canta vittoria ma non ha neanche perso" perchè ha vinto la maggioranza delle regioni in palio: 7 a 6. Di Pietro e Casini sono contenti perchè hanno tenuto i loro ottimi risultati precedenti.
Ma in realtà è la Lega l'unica a potersi elevare a vera trionfatrice delle elezioni. Ha conquistato il governo di metà Padania, sul filo di lana in Piemonte ma straripando in Veneto, dove ha superato anche il Pdl di 10 punti percentuali (35%!). Ha sfiorato il sorpasso sul Pdl in Lombardia e ha rafforzato la sua colonizzazione sub Padum nelle inespugnabili lande rosse: rubando molti voti operai in Emilia (13%!), consolidandosi in Toscana ed espandendosi fino in Umbria e nelle Marche. Ormai lambisce le porte della Terronia, dove presto o tardi paradossalmente potrebbe persino andare a cercare altri voti. Chissà che non li trovi.
L'exploit della Lega si spiega con il suo radicamento nel territorio, con il suo linguaggio semplice (a volte volgare) ma diretto, con l'estremo pragmatismo. Se un operaio va da un politico della Lega perchè è disoccupato e gli chiede una soluzione, il leghista gli dice che è colpa degli immigrati che tolgono lavoro e che ci penserà la Lega a mandarli via. E l'operaio con buone probabilità ci crede.
Se l'operaio va poi da un esponente della sinistra e gli chiede perchè non ha un lavoro e perchè ce l'hanno invece molti immigrati, il politico gli comincerà a parlare dei flussi migratori, della povertà nel mondo, del capitalismo malato ma non darà soluzioni vere. E l'operaio che ha sempre votato rosso, comincerà ad apprezzare il verde.
Ma non è solo questo. La Lega ha avuto l'intelligenza nel corso degli anni di mutare forma per seguire le viscere del popolo, interpretandone le esigenze ma soprattutto le paure.
Sono quelli che prima erano secessionisti ora solo federalisti. L'odio contro i terroni non scomparso è stato diretto verso nemici più pericolosi, condivisi : gli immigrati.
Sono quelli che prima paganeggianti veneravano il Dio Po con tanto di rito sacro dell'ampolla, ma ora ultracattolici, strenui oppisitori della pillola abortiva RU486, difendono a spada tratta la vita. Un po' meno quella di migliaia di disperati, magari in cerca di asilo politico, che rimandati indietro dalle coste italiane, muoiono nel deserto del Sahara dopo essere stati abbandonati al confine dalle autorità libiche. Quelli che comunque "non siamo mai stati razzisti".
Quelli che prima "abbiamo 300mila uomini pronti con i fucili sempre caldi" e ora sono solo un gruppo di bravi ragazzi guidati da un vecchio saggio.
Bravi, tosti e moderati: chi offre di più?
Invece il cavaliere, checchè ne dica, non ha vinto. Rispetto alle elezioni europee non certo brillanti il Pdl ha perso 3 milioni e mezzo di voti (anche se mancano quelli di Roma). Questo calo è stato mascherato dal trionfo della Lega e la coalizione nel complesso è andata bene. Sono riusciti a strappare 4 regioni alla sinistra ma non ci si deve dimenticare che le elezioni regionali precedenti furono svolte nel momento di minor consenso di Berlusconi: dopo poco sarebbe stato battuto da Prodi. E la sinistra volava.
Ora invece è il Pd il vero sconfitto.
Il Partito democratico è agonizzante, non riesce ad uscire dallo stato comatoso in cui entrato durante il tramonto di Veltroni alla guida del Pd. Già...il bisfrattato Walter alle elezioni politiche era riuscito a fare bella figura, a prendere un 33% di voti, un voto su tre degli italiani era per il Pd. E ciò nonostante si fosse appena usciti dal disastroso governo Prodi. Aveva fatto tutto bene Walter, aveva tolto di mezzo quella baraonda di partitini politici dell'Unione che aveva reso insostenibile l'azione di governo del buon Romano. Aveva carisma, sembrava essere in grado davvero di far nascere il nuovo grande partito riformista in Italia. Invece poi fu dilaniato anche lui dalle liti di partito, dagli uomini di D'Alema che volevano il potere. E Bersani l'ha avuto. Bersani è stato un buon ministro, uno pragmatico, come i leghisti. Ma non vale niente come leader, non è in grado di trascinare folle, di disegnare un sogno da seguire. Niente di più lontano da quell'Obama italiano che servirebbe per far resuscitare il partito e battere una volta per tutte Berlusconi. Si prospettano tre anni foschi per chi non sta col Berlusca ed ho paura che ne seguiranno altri 5.
Chi sarà l'avversario di Berlusconi alle prossime politiche? Non lo so, non credo Bersani posso vincerle. Un'idea ce l'ho.
E ' Nichi Vendola, l'uomo che è riuscito a battere la nomenclatura del Pd in Puglia, a battere D'Alema nella sua Gallipoli alle primarie e soprattutto a portare a casa l'unico vero successo di queste regionali: la Puglia. Lui omosessuale, con un po' di lisca eppure poeticamente carismatico, gran trascinatore. Sembra avere delle buone idee: ha capito ad esempio che l'energia alternativa (non l'ecologia del no) è una strada che la sinistra può battere molto(Obama docet). Grazie a Vendola la Puglia è diventata la regione con più pannelli solari in Italia.
Non sarebbe male se Vendola scalasse la piramide del Pd, diventandone leader. Il suo partito, Sinistra ecologia e libertà, dovrebbe sciogliersi nel Pd. Lui dice che è il Pd che dovrebbe sciogliersi nel suo partito...
Eh sì...cari lettori di sinistra, smarriti, disillusi, la strada è ancora molto lunga.
Buona fortuna,
Maverick
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