sabato 15 maggio 2010

Esiste l'elisir di lunga vita? (assignment 6)

Cronologicamente molto lontana, durante la giovinezza la si nota appena: sì la si conosce, ma di nome e poco ce ne curiamo; quasi come un conoscente antipatico a cui mai, se proprio non costretti, rivolgiamo un buongiorno.
In fondo viviamo incosciamente la nostra bell'età più o meno alla stregua di esseri immortali.
Ma talora capita per un attimo -magari quando si è soli, una notte qualunque, nel buio del proprio letto- sentirsi piombare d'improvviso la viva, visceralmente sentita consapevolezza che anche noi presto o tardi la incontreremo: la morte. E allora ecco che ci pervade la paura, e poi subito dopo un profondo senso di ingiustizia verso il proprio amaro destino che culmina infine in una blasfema imprecazione interiore: Perchè mai Dio non ci hai fatto immortali?

E quindi poi è inevitabile che quando compare qualcosa che sembra prometterci una vita eterna (una religione, una pietra filosofale o una cura miracolosa..) non possiamo che drizzare le antenne e dare soddisfazione alla nostra avida curiosità. Così ho fatto io.
Però non essendo prete, nè mago ma soltanto un semplice studente di medicina quel "qualcosa" mi pareva di averlo trovato in una piccola, poco poetica molecolina: la telomerasi.
Ne avevo già sentito parlare prima, poi abbiamo intrapreso l'argomento anche a biochimica e ne sono rimasto colpito. Cos'è la telomerasi?
Prima spieghiamo cosa sono i telomeri.
In parole povere i telomeri sono i pezzettini finali dei cromosomi, fatti da un gran numero di basi ripetute. Essi non codificano per alcuna proteina ma sono molto importanti. Infatti ad ogni duplicazione del Dna (cioè ogni volta che si duplica la cellula) i cromosomi perdono un pezzettino: se perdessero Dna significativo sarebbero guai, perdendo invece un po' di "inutile" telomero non succede nulla. Solo che dopo un certo numero di divisioni cellulari (circa 50) il telomero non basta più, il Dna si compromette e la cellula muore.
La cosa davvero affascinante è che (scientificamente provato) l'accorciamento del telomero è associato all'invecchiamento della cellula e dell'intero organismo.
In termini spiccioli: più corti hai i telomeri, più vecchio sei.
Esiste qualcosa per non farli accorciare? Sì, ecco che entra in gioco la telomerasi.
La telomerasi è un simpatico enzima in grado di ricostruire ogni volta il pezzettino perduto, impedendo al telomero di accorciarsi e salvando la cellula dall'inesorabile destino che la attenderebbe dopo poche duplicazioni.
Però l'uomo ha le telomerasi solo nei gameti e nelle cellule staminali, quindi tutte le altre cellule non possono che, duplicandosi, invecchiare.
E allora - pensavo- eccolo l'elisir di lunga vita dei tempi moderni! Eccola l'introvabile pietra filosofale ambita dai più grandi maghi e alchimisti di tutti i tempi, dal leggendario Paracelso al letterario Voldemort.
Basterà assumere ogni giorno un po' di questo elisir di telomerasi oppure farla produrre direttamente ai geni di tutte le nostre cellule e invecchieremo molto lentamente...ancora aitanti ragazzi a cinquant'anni, in piena età adulta festeggeremo con figli, nipoti e bisnipoti il nostro centenario e, andati in pensione soffiando centocinquanta candeline, ci godremo la nostra meritata vecchiaia fino ai duecento e più.
Troppo semplice si dirà...vero, anche se non così lontano dalla realtà, in fondo.
Per capirci meglio e approfondire l'argomento ho sfruttato pubmed, una banca dati on line gratis che contiene una miriade di articoli medici e scientifici, scritti perlopiù in inglese.
Dopo un po' di difficoltà vista la gran quantità di articoli riguardanti i telomeri ho scoperto un articolo interessante: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15122256
L'articolo è scritto da biologi coreani che hanno effettuato studi sul verme Caenorhabditis elegans riguardanti la lunghezza dei telomeri. Hanno allungato i telomeri di alcuni vermi e analizzato la loro longevità rispetto a vermi non modificati. I primi vivevano di più di circa un 20 %. Inoltre curiosamente nell'articolo c'è scritto anche che questi vermi "dai lunghi telomeri" avevano sviluppato anche una maggiore resistenza al calore.
Dunque se l'effetto su di noi fosse lo stesso dei vermi, acquisteremmo non solo la longevità ma anche dei superpoteri in grado di renderci pluricentenari uomini "salamandra".
A parte gli scherzi, ho continuato la ricerca su pubmed e ho scovato altre interessanti prospettive nell'articolo seguente:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15974874
Da studi epidemiologici e genetici sembra che gli individui con telomeri più corti della media abbiano maggior rischio di morire per malattie cardiache, apoplessia o infezioni e che individui con stress cronici a lungo termine o infezioni abbiano un accorciamento accelerato dei telomeri. L'articolo ipotizza che l'attivazione della telomerasi possa risultare utile nel trattamento delle malattie associate con la perdita dei telomeri.

Tuttavia non tutto è oro quel che luccica.
Come si spiega che il nostro organismo, frutto di raffinatissima evoluzione, non prevenga (almeno nella maggioranza delle cellule) il deleterio accorciamento dei telomeri? Si spiega col fatto che l'accorciamento dei telomeri non è così deleterio come sembra. Infatti come è spiegato nell'articolo http://www.nature.com/embor/journal/v9/n3/full/embor200812.html
l'accorciamento dei telomeri e la morte dopo un certo tempo della cellule le rende meno vulnerabili al rischio di tumore. Se invece usassimo telomerasi per non far accorciare i telomeri, le cellule non morirebbero ma sarebbero più soggette a tumore.
Sarebbe per questo che gli organismi più grossi(come noi) che hanno maggiore possibilità di contrarre tumore perchè hanno più cellule, inibiscono la telomerasi e sacrificano un po' di longevità per prevenire il rischio di cancro.
Mentre i piccoli animali (es. topi) hanno attiva la telomerasi in molti tipi di cellule e riescono ad essere relativamente più longevi con il costo di diventare più vulnerabili al tumore.
Ecco dunque il lato maligno della potente magia della telomerasi. Purtroppo il sogno di longevità, almeno per adesso, si è sciolto come neve al primo sole.
Ora come ora non mi resta che tornare a cercare la pietra, nei meandri della scienza o nelle visioni della fantascienza, in qualunque formula alchemica o molecolina essa si diverta ad infrattarsi...
Maverick

2 commenti:

  1. Bel post, tra l'altro mi hai dato un'idea su cosa potrei cercare io per il mio assignment!

    Detto tra noi, secondo me le telomerasi allungano un sacco di cose, spero solo non mi venga un tumore... ;)

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  2. Bene! Sono curioso di leggere cosa scriverai...:D
    Detto tra noi...non hai bisogno di telomerasi caro mio, M. ne sa qualcosa...xD

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